Il curling è uno sport di squadra simile alle bocce ma giocato sul ghiaccio con delle pesanti pietre di granito levigato. Il curling è diffuso particolarmente in Gran Bretagna, in Scandinavia, nel Canada e negli Stati Uniti d'America.Il curling è giocato da due squadre di quattro componenti ciascuna. I giocatori sono definiti a seconda dell'ordine di lancio: il primo è il lead, seguito dal second (secondo), dal third (terzo) ed infine dallo skip, che Il lancia per ultimo ed è il capitano della squadra. Una partita consiste generalmente in dieci mani (end). Ad ogni mano tutti i giocatori lanciano a turno due stones, alternando i componenti delle squadre.Generalmente l'invenzione di questo gioco viene fatta risalire al XVI secolo in Scozia, ne è una dimostrazione l'incisione della Stirling Stone datata al 1511 che contiene la prima citazione scritta di questo sport. In realtà il gioco doveva essere già diffuso nel nord Europa se in due dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio sono immortalati alcuni contadini olandesi intenti a giocare sul ghiaccio con delle pietre.
Qualunque sia la verità sulla sua terra d'origine, il curling all'aperto divenne molto popolare in Scozia tra il XVI secolo ed il XIX secolo cioè fino quando il clima invernale rimase abbastanza freddo da permettere il formarsi sugli specchi d'acqua di uno strato di ghiaccio sufficientemente spesso. Una riprova della grande diffusione del curling in quel paese è che la World Curling Federation, il massimo organo internazionale della disciplina, ha sede proprio in Scozia, a Perth. Il curling è divenuto sport olimpico nel 1924, ai giochi olimpici invernali di Chamonix e la disciplina resta olimpica fino a Lake Placid nel 1932. Dopo di che per più di 50 anni non viene praticata a livello olimpico, fino alla XVIII Olimpiade Invernale, svoltasi nel 1998 a Nagano. In quell'edizione si aggiudicano la medaglia d'oro la Svizzera (maschile) e la Norvegia (femminile).
Attualmente il paese con il maggior numero di praticanti è il Canada.
In Italia la pratica del curling ha avuto un luogo d'origine ben preciso: Cortina d'Ampezzo. Dopo una fugace apparizione nel periodo tra il 1925 ed il 1930, il curling è stato praticato regolarmente dal 1952 trovando nuovi appassionati soprattutto nelle regioni dell'arco alpino, mentre la nazionale italiana ha esordito ufficialmente nelle olimpiadi invernali con l'edizione di Torino 2006.
Il curling fa parte ufficialmente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG).
La società in Italia con il maggior numero di vittorie in campo maschile è il curling Club Dolomiti di Cortina, campione d'Italia dal 2002 al 2006. Ai campionati europei del 2006 la nazionale italiana maschile ha conseguito il secondo posto nel gruppo B.
Mentre i primi tre giocatori lanciano le stone e fanno lo sweeping, lo skip rimane nella zona della casa per coordinare le strategie di lancio. Quando tocca a lui lanciare questa funzione è ricoperta dal terzo detto viceskip.
Per lanciare una stone il giocatore usa la staffa per darsi una spinta e scivolare verso la hog line. Prima di raggiungere la linea il giocatore deve rilasciare la stone. Se la stone non riesce a superare la hog line più lontana, o supera la back line, viene tolta dal gioco.
Lo scopo è di bocciare le stones avversarie e di piazzare le proprie vicino al tee.
I giocatori che effettuano lo sweeping, scopamento, cercano di indirizzare la stone verso il punto indicato dal capo squadra spazzolando il ghiaccio immediatamente davanti alla stone in movimento con delle scope: il calore generato dallo spazzamento causa un momentaneo scioglimento di una parte del ghiaccio, dal che segue una diminuzione dell'attrito e pertanto una diminuzione della decelerazione della stone, mentre la traiettoria della pietra diventa più rettilinea. Inoltre le scope possono essere utilizzate per pulire il ghiaccio dai frammenti (debris) che si vengono a creare sulla pista di gioco.
Dopo che entrambe le squadre hanno lanciato tutte e otto le stones a loro disposizione viene determinato il punteggio. La squadra con la stone più vicina al tee riceve un punto per ogni stone che sia ad una distanza minore dal tee della più vicina stone avversaria.
La squadra che non ha segnato punti nella mano ha diritto a tirare l'ultima stone, detta hammer, nella mano successiva.eccoti alcune immagini.....http://dinamico2.unibg.it/lazzari/studenti/il_curling/immagini/gallery8.jpg
http://www.arcadevault.com/game_pics/curling.gif
http://i.a.cnn.net/si/2006/writers/adam_hofstetter/02/15/scorecard.daily/p1_curling.jpg
spero di averti aiutato ciao ciao....